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Togliere la camicia e mostrare a parole e immagini le cicatrici lasciate sul corpo da una vita, breve o lunga essa sia, richiede coraggio e perizia linguistica. E il risultato, comunque, non è garantito.
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Autore Mosetti Giorgio | |
La panchina sotto il pino
Togliere la camicia e mostrare a parole e immagini le cicatrici lasciate sul corpo da una vita, breve o lunga essa sia, richiede coraggio e perizia linguistica. E il risultato, comunque, non è garantito.
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Autore | Mosetti Giiorgio |
ISBN | 978-88-95402-02-4 |
Pagine | 122 |
Anno | 2007 |
Edizione | Prima |
Genere | Romanzo |
Collana | Il Mare - Il Porto |
NIC | 5 |
Formato | 135x200 mm |
Copertina | Morbida plastificata |
Peso | 145 gr. |
Illustrazioni | No |
QUATTRO RISTAMPE IN UN ANNO
Togliere la camicia e mostrare a parole e immagini le cicatrici lasciate sul corpo da una vita, breve o lunga essa sia, richiede coraggio e perizia linguistica. E il risultato, comunque, non è garantito. Sfilarsi la pelle di dosso e lasciare che occhi stranieri si posino sulla carne viva del proprio mondo interiore è molto di più.
Per lui un successo sul suo male e sulle sue paure era solo una momentanea illusione che durava giusto il tempo di un sorriso, ottenebrandolo subito dopo al solo pensiero della prossima sfida. Perché Jacopo era così? E soprattutto, come poteva sperare di uscire dall'incubo se il suo atteggiamento era questo? Basta cambiare? diceva qualche stolto ignorante, come se fosse una bazzecola. Perché un'anoressica non riesce a mangiare? replicava Jacopo rabbioso, cercando invano di far capire a quell'ottuso a che livelli di dominio, fuori dal nostro controllo consapevole e contro la nostra volontà cosciente, può arrivare una mente.
In copertina: Foto di Paolo Vizintin, Lisbona 1989.
La panchina sotto il pino
Un viaggio dentro quel buio dell' anima che per molti è incomprensibile ed inaccettabile finché non lo vivi in prima persona e ti rendi conto che in realtà non è un male ma un'opportunità...Jacopo, un perdente, un inadeguato, un debole..ma è proprio da questa fragilità e grande sensibilità che emerge la sua forza e la sua purezza.
È più "vivo e vero" di quanto lo siano le persone a lui vicine ma non ne ha percezione perché non riesce a guardare oltre. È solo questione di tempo..nessuna notte è così lunga da impedire al sole di risorgere...