Poesie a passo di danza – di Dario Nicolella

Questa raccolta di poesie si propone di esplorare le sottili e nascoste affinità elettive tra danza e poesia, tra i moti dell’anima e quelli del corpo.
“La danza è una poesia muta” dicevano gli antichi greci, “la danza” secondo Mata Hari “è una poesia in cui ogni parola è in movimento”.

Dedicata al celebre ballerino Roberto Bolle, alfiere della rinascita della danza nel nostro tempo e nella nostra società, la raccolta comprende nella prima parte poesie ispirate ad alcuni tra i più celebri balletti classici e successivamente ai vari tipi di balli popolari, moderni e contemporanei: da Giselle alla breakdance, un filo continuo per un affascinante e inedito confronto tra poesia e danza.

Dopo l’esordio poetico con L’arpa del Connemara, che risale al 1993, e un lungo periodo come autore di saggi storici, artistici e mitologici, Dario Nicolella ha da qualche anno riscoperto una nuova e inattesa vocazione poetica che ormai si affianca stabilmente alla sua professione medica.

Dopo aver pubblicato una plaquette a tiratura limitata, Pelle d’oca [2011], vince il Premio Emily Dickinson 2014 con Trenta poesie per Rabarama e il Premio Solaris 2017 con Poesie delle cento lune, oltre a risultare tra i vincitori del III Premio Nazionale di Letteratura Contemporanea 2015 (Poesia Inedita) e del Premio Navarro 2017 con Poesie scelte poesie sciolte.

Ha vinto poi il Premio Artistico Letterario Friuli Venezia Giulia 2018 per la Sezione Poesia. Finalista in altri premi letterari, sue composizioni sono apparse in antologie e blog di poesia contemporanea.

È autore anche di Uni-versi di-versi [2014], Poesie in alta definizione [2016] e Poesie in sol diesis minore [2018].

La danza
muta poesia che muta
giri e salti di timidi versi
nelle pose dell’anima
coreografie di parole
nelle tensioni dei gesti
prese per la vita
im-prese per una vita